Come educarsi al benessere

Per costruire e mantenere il proprio benessere, secondo il filosofo e pedagogista Rudolf Steiner, occorre allenare una dimensione spirituale che consiste nel coltivare quotidianamente un sano rapporto con sé stessi e con gli altri tramite lo sviluppo della consapevolezza attraverso la conoscenza e la meditazione. Per Steiner è importante, sin da bambini, sperimentare la vita e saper comprendere tutti i significati delle esperienze che si fanno. Tali esperienze vanno affrontate con la calma interiore, la pazienza, il coraggio e soprattutto l’amore, e queste facoltà vanno esercitate nella vita di tutti i giorni. Anche il dolore, le delusioni e i momenti critici sono parte della vita di tutti gli esseri umani e si può imparare ad affrontarli con la forza d’animo e con la fermezza derivate dalla consapevolezza di sé e dalla fiducia in sé stessi.

Tali risorse interiori possono venir meno nei momenti di sconforto e spesso per riuscire a vederle e a utilizzarle al meglio abbiamo bisogno di un aiuto esterno competente.

Nel suo libro L’iniziazione, Steiner parla di un percorso interiore di autoeducazione messo in atto da persone che, in situazioni a loro avverse, hanno trovato dentro di sé le risorse per attraversare il momento di criticità e superarlo.

Tale percorso viene scandito da sette condizioni o atteggiamenti etici:

  1. Porre attenzione a corpo e spirito: significa bilanciare i concetti di dovere e piacere. Occorre dunque ricercare l’equilibrio tra gli opposti e trovare la giusta occasione per dedicarsi al dovere e al piacere i quali non potrebbero essere definiti l’uno senza l’altro.
  2. Sentirsi parte della vita collettiva: vuol dire non giudicare l’altro. Ogni comportamento che l’altro ha nei nostri confronti implica che siamo noi i primi a doverci fare la domanda: “Perché questa persona si sta comportando in questo modo? Cosa ho fatto io per avere da parte sua una tal risposta?” Ricordiamoci che ognuno di noi è in relazione con l’altro e adottando questa forma di pensiero si ottiene come riflesso che anche gli altri cambino atteggiamento nei nostri confronti.
  3. Avere buoni pensieri e buoni sentimenti: se l’individuo impara a formulare buoni pensieri nei confronti di ciò che lo circonda essi si tradurranno in buone azioni e buoni comportamenti; inoltre chi produce questo tipo di pensieri favorisce lo sviluppo dei medesimi negli altri e predilige una gestione positva delle contrarietà della vita.
  4. La vera entità dell’uomo risiede nel suo essere interiore: l’individuo non può agire in base ai propri pensieri senza tener conto di quelli degli altri. Viceversa non deve nemmeno subire i voleri degli altri e quindi agire in base ai loro apprezzamenti. Dagli altri invece potrà imparare ciò che gli è utile e quindi regolare l’apertura nei confronti del mondo e la fermezza interiore necessaria per affrontarlo.
  5. La costanza nel mantenere una decisione presa: una volta fatta una determinata scelta l’individuo è chiamato a portarla a termine a meno che non si accorga di aver sbagliato. Se la decisione è stata fatta con amore essa non potrà mai essere sbagliata anche se non porterà a risultati immediati o comporterà degli insuccessi.
  6. Sviluppare un sentimento di riconoscenza per tutto ciò che si riceve: la propria esistenza è un dono dell’universo e per tale ragione va rispettata e onorata con gratitudine.
  7. Considerare la vita alla stregua delle sei condizioni precedenti: solo in questo modo ogni individuo può crescere e autodisciplinarsi in modo tale da essere in armonia con sé stesso, con gli altri e con tutto ciò che lo circonda.

Con il counselling posso aiutarti ad intraprendere il tuo percorso verso il benessere facilitandoti nel

  • entrare in contatto con il tuo corpo, con le tue emozioni, con i tuoi pensieri e i desideri
  • riconoscere le tue risorse ed utilizzarle
  • migliorare la tua sfera sociale
  • trasformare pensieri e sentimenti depotenzianti
  • sviluppare una maggiore centratura interiore e l’ascolto del tuo Sé
  • accrescere la fiducia in te stesso

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